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Archive for settembre 2012

Intervista a Roberta Strano

Hans Thorkild

Hans Thorkild, di Roberta Strano

1 Ti ringrazio per esserti volontariamente sottoposta alle mie torture! Inizio subito chiedendoti di parlarci un po’ di te: da quanto tempo
calchi questa terra, cosa studi o fai di lavoro e quando hai incominciato a scrivere?

R: Io ringrazio te, penso che quella dell’intervista sia un’idea interessante e soprattutto utile per farsi conoscere sul web.
Scrivo da circa vent’anni, ma le mie due pubblicazioni sono recenti! Ho iniziato a scrivere sia poesie che romanzi fin dall’adolescenza. Svolgo l’attività di redattrice presso la casa editrice Montecovello Edizioni e come articolista in alcuni siti web, oltre a lavorare presso la Pinacoteca della cittadina dove vivo.

2. Specifichiamo meglio ai lettori: cosa hai scritto finora, i generi e i titoli, e cosa ti ha spinto a cimentarti in questa particolare attività
letteraria, in particolar modo per quanto riguarda le tipologie peculiari a cui ti sei dedicato? Hai in mente di dedicarti ad un altro genere
con i tuoi prossimi lavori? O rimarrai fedele a un tuo progetto o modo di scrivere?

R: Fino ad ora ho scritto 10 romanzi, alcuni racconti e almeno un centinaio di poesie.
Il genere, per le tre forme letterarie, è uno spiccato romanticismo, l’amore per il mare, per il Nord Europa, per gli animali, per la storia.
I titoli delle opere pubblicate: “I riflessi dell’anima” (raccolta di poesie varie), e il romanzo storico sentimentale ambientato nel Medioevo, “Hans Thorkild, Hastings anno 1066”.
A cimentarmi in questa particolare attività letteraria è stato un bisogno di libertà interiore, di sciogliere le possibili inibizioni.

Rimarrò sempre fedele ad un certo romanticismo e alla valorizzazione di importanti valori che spesso mi portano ad ambientare i miei romanzi in epoche storiche molto indietro nel tempo, ma cambiare genere letterario è una cosa che ho già fatto, precisamente con un’opera che non ho ancora pubblicato. Si tratta di un giallo.

3. Hai finora ricevuto, per questi lavori, qualche premio o riconoscimento? Oppure hai partecipato a qualche competizione? In quali occasioni?
Raccontaci di queste esperienze: è stato facile per te partecipare e vincere? Lo sarebbe altrettanto per un ipotetico autore emeergente? Quanto
è stata serrata, a questo proposito, la competizione e come ti sei sentito una volta terminato il concorso: realizzato, determinato, deluso,
demotivato? Se no, hai in mente di parteciparvi o ritieni di star lavorando/aver lavorato in attesa di qualche riconoscimento ufficiale che ti
piacerebbe ricevere?

R: Ho ricevuto dei riconoscimenti per la mia attività poetica, ho vinto alcuni premi in concorsi, come quello della città di Patti nel 2004, dove arrivai prima.
Fu un’esperienza molto gratificante e che mi piacerebbe si ripetesse, ma in questi ultimi anni non ho più partecipato a concorsi letterari, mi riprometto di ritentare anche con i racconti. Mi sento di consigliare ad ogni autore emergente di partecipare a possibili concorsi, però è giusto ricordare che l’importante è partecipare prima che vincere, e quindi non farsi illusioni! E’ un modo come un altro per iniziare a farsi conoscere.
Attualmente sto partecipando all’inclusione di alcuni miei componimenti lirici in una “Enciclopedia degli Autori Italiani anno 2012”, della casa editrice Aletti.

4. Prima si parlava di studio e di lavoro: ritieni che questo si sposi adeguatamente con le tue aspirazioni scrittorie? Come concili i due ambiti
e cosa consiglieresti a quegli esordienti che si stanno addentrando nel mondo del lavoro, qualunque esso scelgano?

R: L’attività di redattore e di blogger, sì, si conciliano, perché si tratta pur sempre di scrittura, luogo privilegiato dove posso liberamente esprimermi. Come guida per la spiegazione di quadri alla Pinacoteca, forse un po’ meno, ma si tratta pur sempre di arte.
Collaboro spesso con pittori, infatti il mio romanzo è arricchito all’interno di schizzi di una mia cara amica pittrice. Penso che tra le varie forme di arte ci sia una certa sinergia!
Infine raccomando a tutti gli esordienti di trovare nonostante tutto sempre il tempo da dedicare al proprio talento e di ritagliarsi uno spazio per sognare!

5. Relativamente al tuo ambito di preferenza: prosa o poesia, ritieni di poterti o volerti cimentare nell’altro campo di scrittura? Pensi possa
essere facile o difficile per te e per quale motivo? Quali sono, se ci sono, le dritte che, a questo proposito, potresti dare ai neofiti che,
per la prima volta, si stanno facendo attrarre dalle voluttà dell’ ispirazione?

R: In quest’ultimo periodo mi sto cimentando più che altro sulla narrativa, sto infatti scrivendo la seconda parte del romanzo “Hans Thorkild”, ma spero presto di ritrovare l’ispirazione per scrivere ancora tante poesie, in effetti sono nata prima come poetessa.
Per concludere esorto gli esordienti a non lasciare muta nessuna ispirazione, il momento ispirativo a volte dura un attimo. Lo stress della vita contemporanea a volte sembra addormentare il nostro lato più creativo, quindi il consiglio è quello di sognare, leggere e scrivere sempre!

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