1. Ti ringrazio per aver esserti volontariamente sottoposta alle mie torture! Inizio subito chiedendoti di parlarci un po’ di te: da quanto tempo calchi questa terra, cosa studi o fai di lavoro e quando hai incominciato a scrivere?
R: Mi è stata offerta un’ottima possibilità: parlare del mio libro e farmi un po’ di pubblicità. Grazie.
Primo, in ordine di importanza per la legge degli uomini, il prezzo del libro è esiguo, volutamente, perché fosse accessibile alle tasche, mie e vostre, trovando così posto in numerose case.
Probabilmente se il mio scopo fosse stato stampare tante copie con qualche prestigiosa casa editrice con una stampa di lusso del volume avrei avuto possibilità di venderle tutte solo a patto di avere un nome già affermato o uno stuolo di conoscenze in grado di far fuori tutte le giacenze di magazzino.
Purtroppo non è così.
Dunque per far girare il libro e farne conoscere il contenuto ho la possibilità, attraverso l’edizione economica, di utilizzare i canali comunicativi per lanciare questo messaggio nella bottiglia e incuriosire quanti più lettori mi sia possibile conquistare.
Altre precisazioni, nella legge dei sogni, sono chi sono e come si presenta il libro. Be’ chi sono è complesso ma si può in parte evincere da quello che faccio e da quello che penso…iniziamo dunque da questo libro “Dio e la Conoscenza”…
2. Specifichiamo meglio ai lettori: cosa hai scritto finora, i generi e i titoli, e cosa ti ha spinta a cimentarti in questa particolare attività letteraria, in particolar modo per quanto riguarda le tipologie peculiari a cui ti sei dedicata? Hai in mente di dedicarti ad un altro genere con i tuoi prossimi lavori? O rimarrai fedele a un tuo progetto o modo di scrivere?
R: Queste poche notizie sull’autrice perché mi piacerebbe dire qualche parola di più sul contenuto del mio saggio strutturato in sezioni espositive che affrontano il confronto tra ‘Dio’ e la ‘Conoscenza’ secondo differenti ambiti d’analisi: la scienza, la filosofia, la magia naturale, la tradizione ermetica di Ermete Trismegisto, l’arte e la religione.
Mi preme, per modestia intellettuale, instaurare subito un rapporto di fiducia e stima reciproca nei confronti di coloro che decideranno di leggere il mio libro chiedendo commenti e suggerimenti.
Da parte mia occorre precisare che il saggio vede nella mia persona una lente interpretativa, un sentito curatore, un curioso ricercatore desideroso di vedere oltre, meglio al di sopra, dei fuorvianti luoghi comuni e degli schemi mentali figli del nostro tempo per attingere nuova linfa vitale nel passato.
Penso di continuare questa linea tematica di ricerca infatti ho firmato un contratto di edizione con Zedda Editore per far uscire a settembre 2011 una versione differente di “Dio e la Conoscenza. Antologia di scritti: dall’antica cosmogonia alla tradizione ermetica” e presumibilmente la traduzione di quest’ultima versione anche in inglese con relativa pubblicazione e un piano di marketing per la vendita all’estero. Mi sembra posa essere una buona lente interpretativa di nuove esigenze spirituali ma anche necessità materiali che si stanno affacciando ormai da tempo alla nostra coscienza.
3. Hai finora ricevuto, per questi lavori, qualche premio o riconoscimento? Oppure hai partecipato a qualche competizione? In quali occasioni? Raccontaci di queste esperienze: è stato facile per te partecipare e vincere? Lo sarebbe altrettanto per un ipotetico autore emergente? Quanto è stata serrata, a questo proposito, la competizione e come ti sei sentita una volta terminato il concorso: realizzata, determinata, delusa, demotivata? Se no, hai in mente di parteciparvi o ritieni di star lavorando/aver lavorato in attesa di qualche riconoscimento ufficiale che ti piacerebbe ricevere?
R: Nessuna sfida entusiasmante, purtroppo, nessun premio o giuria adorante…ma una presentazione del libro all’Auditorium della biblioteca Bruschi, con patrocinio del Municipio, previsto a settembre per la pubblicazione del libro.
4. Prima si parlava di studio e di lavoro: ritieni che questo si sposi adeguatamente con le tue aspirazioni scrittorie? Come concili i due ambiti e cosa consiglieresti a quegli esordienti che si stanno addentrando nel mondo del lavoro, qualunque esso scelgano?
R: Eh difficile, molto, soprattutto per chi come me ha anche una famiglia. ma certamente appagante. io ho la fortuna di lavorare all’Università e ho avuto contatti con qualche professore che mi è stato di consiglio, se non proprio d’aiuto, è questo è tanta manna!
5. Relativamente al tuo ambito di preferenza: prosa o poesia, ritieni di poterti o volerti cimentare nell’altro campo di scrittura? Pensi possa essere facile o difficile per te e per quale motivo? Quali sono, se ci sono, le dritte che, a questo proposito, potresti dare ai neofiti che, per la prima volta, si stanno facendo attrarre dalle voluttà dell’ispirazione?
R: il mio consiglio è, come mi suggerì un professore all’epoca, partecipa ai concorsi per scrittori emergenti ma rivolgiti anche ai siti di supporto per la pubblicazione e guarda bene tutte le opportunità prima di autolimitarti… buona fortuna a tutti!
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